Pebble 2

Gli smartwatch oggi sono uno dei dubbi maggiori per quanto riguarda il mercato globale dell’hi-tech. Stretti da un presente che non rivela grandi rivoluzioni in campo pratico ed un futuro avveniristico che tarda ad arrivare, gli orologi tecnologici sono davanti ad un bivio. Una delle risposte per quanto riguarda la loro utilità potrebbe arrivare da uno dei molti brevetti che le università ed i centri di ricerca stanno sperimentando.

Gli smartwatch, prima o poi, potrebbero essere destinati ad essere utili in campo medico, attraverso una funzione che dovrebbe consentir loro di predire varie malattie. Secondo le analisi provenienti dai ricercatori dell’università di Stanford le potenzialità degli orologi sarebbero estremamente superiori rispetto a quelle che noi oggi conosciamo e attraverso una serie di algoritmi, questi potrebbero essere in grado di monitorare parametri vitali fondamentali per la salute dell’uomo.

Gli studi sono stati effettuati grazie alla disposizione di 43 volontari su cui è stato testato il nuovo prototipo di smartwatch. A questi sono stati effettuati esami sulla pressione sanguigna, il ritmo cardiaco e la temperatura corporea, dati indispensabili per testare la salute di un individuo. Attraverso la segnalazione di anomalie in questi parametri, l’orologio può talvolta essere in grado di fornire delle vere e proprie diagnosi. 

Il progetto di trasformare gli smartwatch in un gioiello della medicina è senza ombra di dubbio affascinante anche se, ad essere onesti, il lavoro da fare è ancora molto. Qualora questi device dovessero specializzarsi in campo medico, la loro efficienza dovrebbe essere massima e non sarebbe ammissibile il benché minimo errore perché una cosa è un dispositivo senza grandi funzioni, un’altra è un dispositivo che sbaglia a diagnosticare lo stato di salute di un individio.

VIATechcrunch
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