intelligenza artificiale
Uno studio ci rassicura sull’IA

Non dovremmo rilassarci troppo e dimenticare che, presto, i robot ci attaccheranno. Questo è un tema ricorrente nei film di fantascienza e l’umanità, di solito, è costretta a fuggire per salvarsi la vita. Ma secondo alcuni rapporti, “non vi è alcun motivo per cui l’intelligenza artificiale dovrebbe essere una preoccupazione“.

Questa conclusione ci viene lasciata da un’analisi intitolata 100 anni di studio sull’Intelligenza Artificiale (AI100). Questo progetto della Stanford University raggruppa un comitato di esperti scientifici nel campo dell’intelligenza artificiale. E sembra che i progressi nel campo dell’intelligenza artificiale stiano marcando grandi differenze negli Stati Uniti e si svilupperanno tra oggi e il 2030.

Le aree di cambiamento esplorate nel rapporto includono i trasporti, la sanità, l’istruzione, l’ufficio, la sorveglianza e la sicurezza pubblica. Il trasporto autonomo è la prima esperienza che la maggior parte delle persone vivono con mano e che notevolmente influenza la percezione pubblica dell’intelligenza artificiale.

Nel campo della salute, si aiuteranno gli esperti di IA ad informatizzare alcuni compiti. La capacità di trarre conclusioni da grandi database è una delle competenze più elementari dell’intelligenza artificiale. I robot, si prevede, saranno in grado di trasportare oggetti su posizioni diverse.

Nel campo della sicurezza, la polizia userà l’intelligenza artificiale per analizzare, classificare e valutare i dati provenienti da sensori e e da comunicazioni come i social network. Le applicazioni si concentreranno sulla prevenzione della criminalità e delle indagini.

C’è un grande lavoro da fare nelle simulazioni per determinare come potrebbero essere controllate le masse di persone. Allo stesso tempo, ci sono preoccupazioni riguardo il potenziale di questi strumenti nel violare la privacy delle persone“, si legge nel rapporto.

La ricerca conclude che non vi è alcun motivo di preoccuparsi per il futuro dell’umanità. Secondo lo scienziato dell’Università del Texas, Peter Stone, alcune persone temono che “i robot saranno presto in grado di fare cose che non vogliamo facciano e le eseguiranno spontaneamente”.

Tuttavia, la capacità dei robot di avere libera volontà è al di fuori delle possibilità attuali. “Tutte le tecnologie hanno svantaggi che possono essere utilizzate maliziosamente. Nel complesso, sono molto ottimista sul fatto che la tecnologia di intelligenza artificiale possa migliorare il mondo“.

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