Dropbox
Oltre 68 milioni di account Dropbox sono stati violati da hacker.

Dropbox, il servizio di file hosting, è stato colpito da un gruppo di hacker. Attualmente, risultano a rischio ben 68.680.741 account creati prima del 2012. Negli scorsi giorni, la società americana ha inviato una mail informativa ai propri utenti e ha chiesto loro di cambiare le rispettive password di accesso.

Violate oltre 68 milioni di password

Nel 2012, durante un intervento di routine, gli sviluppatori di Dropbox hanno individuato una falla nei sistemi di sicurezza. Nello specifico, si parla di una possibile trafugazione dei dati personali degli utenti, ovvero username e password, da parte di uno o più cybercriminali.

Gli account, maggiormente esposti alla violazione delle credenziali di accesso, sono quelli antecedenti al 2012, in particolare i profili privati e aziendali. Complessivamente, il numero dei profili coinvolti nell’attacco hacker ammonta a 68.680.741.

Dropbox rassicura gli utenti

Dropbox ha voluto tranquillizzare gli utenti. Attraverso la procedura di reset obbligatorio, tutti gli account sono stati messi in sicurezza. “Considerando il modo in cui monitoriamo le eventuali minacce e proteggiamo le password, riteniamo che non si siano verificati accessi indesiderati ad alcun account. Tuttavia, tra le altre numerose precauzioni, richiediamo a tutti coloro, che non hanno cambiato la password dalla metà del 2012, di aggiornarla la volta successiva che effettuano l’accesso“.

Eppure, pagarne le eventuali spese, potrebbero essere coloro che si sono iscritti alla piattaforma prima del 2012. Malgrado la notizia circoli sul web soltanto da qualche giorno, la trafugazione dei dati risalirebbe a quattro anni fa. A ogni modo, a partire dal 2012, coloro che hanno provveduto a modificare la password di accesso, ignorando l’operazione di hackeraggio, potrebbero aver messo al sicuro l’account.

La testata giornalistica Motherboard, portavoce dell’accaduto, sostiene che sul web sia disponibile un file da 5 GB contenente tale refurtiva. Come andrà a finire, probabilmente, lo scopriremo nelle prossime settimane.

Articolo precedenteGuida ai migliori moduli Xposed – Personalizzazione #2
Articolo successivoSkype: nuovo aggiornamento per supportare Android 7.0 Nougat