terremoto
Una ricostruzione in 3D del terremoto

Il terremoto che ha sconvolto il Centro Italia ricostruito in un video 3D. È la simulazione realizzata dall’INGV del sisma di magnitudo 6.0 che, lo scorso 24 agosto, ha fatto battere il cuore della nostra penisola.

Secondo quanto ricostruito dal video, il sisma sarebbe stato – e lo ancora visto che ora si tratta di un vero e proprio sciame di scosse semi forti – di una propagazione delle onde sismiche. Nel video, si scorgono delle onde di colore blu che indicano il movimento sussultorio del suolo. Si tratta di movimenti repentini, rapidi e tutti orientati verso il basso. Di contro, sono segnalate anche altre onde, di colore rosso, che indicano, invece, movimenti verso l’alto.

Anche la durata temporale è fedele a quanto si è verificato nella notte tra il 23 e il 24 scorso. Ossia, ogni secondo corrisponde esattamente ad un secondo in tempo reale. La velocità e l’ampiezza delle onde sismiche dipendono ovviamente dalle caratteristiche dell’area che le ha generate e, quindi, dal tipo di suolo e dalla topografia.

La violenza, dunque, è data da una propagazione non uniforme nello spazio. Ecco perchè nel video si notano onde che caratterizzano in modo diverso l’intensità del terremoto.

È indubbio che le moderne tecnologie ci aiutano a capire meglio quello che è accaduto. E questa ricostruzione in 3D è molto efficacie anche nel capire la velocità delle onde sismiche: quelle rosse di 2000 m/s e localizzate nelle aree con velocità minori e quelle blu scuro, di 8000 m/s, nelle aree più veloci.

Il video è stato realizzato grazie ad un supercomputer che permette di eseguire calcoli in parallelo. In particolare, per questo fenomeno, sono stati utilizzati 512 processori, per un totale di 5.000 minuti di tempo calcolo e 256 GB di memoria.

Ma, a parte questi calcoli, quel che resta è un cumulo di macerie. Ed è da queste che deve necessariamente riemergere la vita. E, a dispetto di tutte le tecnologie di cui oggi disponiamo, una riflessione va fatta: perchè queste non riescono a prevedere un terremoto?

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