hacker
Hacker si adoperano per creare sempre nuovi malware e virus perché il loro guadagno è esorbitante

Si poteva intuire ma adesso è stato addirittura confermato: gli hacker si adoperano e si impegnano a sviluppare e creare continuamente nuovi malware e virus perché il loro guadagno sui dispositivi infettati è davvero esorbitante. Un hacker cinese, infatti, arriva a guadagnare fino a 500.000 dollari al giorno! Infatti, è stato il gruppo di malware conosciuto come Hummer che ha portato ai suoi creatori un guadagno stimato proprio su questa cifra.

Questi malware partono da un’applicazione che l’utente ha installato, solitamente da fonti assolutamente non sicure e esterne al Play Store una volta avviati ottengono istantaneamente i privilegi di root del dispositivo e quindi l’accesso a dati sensibili o a qualsiasi altra funzionalità. Secondo Cheetah Mobile, società famosa lo sviluppo di antivirus sulla piattaforma Android, per mezzo di questa procedura sono circa un milione e mezzo i dispositivi colpiti ogni giorno.

Questi immensi guadagni che gli hacker fanno sono semplici da calcolare: uno sviluppatore di app paga un promoter circa 50 centesimi di dollaro per ogni installazione dell’app pubblicizzata, quindi se il malware riesce ad infettare un milione di dispositivi al giorno, il guadagno netto sarà come detto di 500.000 dollari.

E purtroppo anche l’Italia è davvero un covo di malware: il nostro Paese, infatti, ha conquistato il secondo posto della classifica in Europa e il trentesimo a livello mondiale in tema di minacce informatiche. Secondo gli esperti di Check Point Software Technologies, a giugno le varianti di software dannosi attive a livello mondiale hanno toccato quota 2.300 facendo segnare un incremento del +15%.

A questo punto appare sempre più fondamentale non solo adottare una serie di misure di protezione come, ad esempio, scaricare app solo dal Paly Store ufficiale o da fonti sicure, ma anche tenersi costantemente aggiornati sull’arrivo di nuove forme di malware o virus. Infine, esistono anche una serie di applicazioni studiate appositamente per la protezione degli smartphone, come ad esempio la suite di sicurezza di Cheetah Mobile o l’app Stubborn Trojan Killer.

FONTECheetah Mobile
Articolo precedenteHTC Nexus Marlin: ecco alcune specifiche ufficiali
Articolo successivoHonor pronta a lanciare un phablet da 6,6 pollici