Nougat, questo il nome decisamente poco accattivante che Google ha imposto per la sua ultima release Android. La traduzione è torrone, dolce tipico nostrano, ma che non è diffuso e note nel resto del mondo, almeno non nella connotazione classica che consociamo.

Il torrone potrebbe essere indigesto a Google? Ricordiamo che esistono diverse varianti e consistenze, un morso dato male a quello duro e i denti partono con estrema facilità. La scelta del nome di un sistema operativo potrebbe influenzare la scelta dei consumatori, il nome di Android rappresenta un brand e come tale deve essere scelto con la massima cura e attenzione.

Per capire quanto sia influente un nome, anche di un OS, basta vedere quanti commenti stanno ricevendo gli articoli sul tema e quanti sono i commenti anche al post con il quale Google ha annunciato al mondo il nome della nuova release attraverso tutte le sue fonti social. Non solo commenti degli utenti, anche articoli di testate straniere che si chiedo persino cosa sia un Nougat, quale sia la sua pronuncia corretta (anche questa varia in base al Paese) e, soprattutto, come diavolo ha fatto Google a scegliere un nome del genere.

Il sondaggio per la scelta del nome ha portato a questo risultato? Non lo sappiamo e, probabilmente, non lo sapremo mai. Di certo, anche al Googleplex qualche perplessità l’hanno avuta visto che, a differenza degli altri anni, il robottino verde non ha vestito i nuovi panni da torrone. L’icona simbolo del sistema operativo è poggiata su tre pezzi di torrone. Anche l’immagine ha un forte impatto sull’immaginazione collettiva.

Dunque, un flop in comunicazione per l’azienda di Mountain View. Immagine e nome del brand assolutamente sbagliati. Di seguito un decalogo delle caratteristiche da rispettare nella scelta di un nome di un marchio o prodotto:

1.     deve essere facile ed immediato; No
2.     deve avere disponibilità di dominio web; Si
3.     deve essere facile da ricordare; No
4.     deve essere coerente col rispettivo marchio o azienda; No
5.     deve suggerire la funzionalità che rappresenta; No
6.     deve essere fluido nella pronuncia; No
7.     deve poter essere registrato e protetto da copyright; Si
8.     deve essere flessibile nelle sue possibili evoluzioni; No
9.     deve restare solido nel tempo; No
10.  deve funzionare nel suo mercato. No

Quindi il nome non è una scelta secondaria, nemmeno per un sistema operativo, soprattutto quando questo rappresenta un’azienda e il suo successo. Google, sei ancora in tempo per cambiare la tua scelta oppure rimarrai nella storia come l’azienda che scelse il nome più brutto per il suo OS (insieme a El Capitan di Apple).

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