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Android, la sicurezza del SO in futuro potrebbe essere assegnata ad un’intelligenza artificiale

Android in futuro potrebbe veder gestita la sicurezza e l’ottimizzazione del sistema operativo da un’intelligenza artificiale. Google continua ad investire molto nel progetto, come affermato dalla stessa società nella conferenza tenutasi lo scorso 18 maggio.

Grazie all’enorme progresso tecnologico che l’umanità sta vivendo, il tema dell’intelligenza artificiale diviene sempre più spesso al centro di discussione e dibattito. Espressioni come “machine learning” (apprendimento automatico) e “deep learning” (apprendimento profondo) sono state utilizzate dozzine di volte durante la conferenza di apertura di “Google I/O 2016” e simboleggiano la volontà del gruppo di Mountain View di continuare ad investire nel progetto al fine di sviluppare qualcosa di veramente nuovo ed innovativo, capace di stupire e aiutare nella loro vita quotidiana gli utenti.

Secondo il capo della divisione sicurezza di Android, Adrian Ludwig, occorre cambiare rotta per quanto concerne il modello di sicurezza adottato dal sistema operativo del robottino verde. Per il manager, infatti, è necessario optare per una gestione dei rischi piuttosto che evitare gli stessi o bloccarli del tutto. Questo perché con oltre 1 miliardo di dispositivi Android sparsi nel mondo, vi saranno sempre e comunque delle falle, delle periferiche compromesse o dei problemi di sicurezza.

La soluzione a tale problematica è rappresentata dall’intelligenza artificiale, perfetta per analizzare i modelli e i flussi incessanti di dati provenienti da smartphone e tablet. Big G, dunque, ha espresso l’intenzione di sviluppare un algoritmo capace di apprendere autonomamente e creare un sistema che analizzi i cambiamenti ed in grado di identificare le problematiche potenziali, prima ancora che si verifichino effettivamente.

Android e l’intelligenza artificiale, un progetto ancora in fase di sviluppo

Tuttavia, allo stato attuale nessuna società è riuscita a sviluppare a pieno una vera e propria intelligenza artificiale. Come espresso dal manager di Google « Il nostro lavoro non è un esperimento scientifico. È tutto reale. Ma non è ancora una soluzione dominante. »

Nonostante i problemi fin’ora riscontrati, però, l’intelligenza artificiale si rivela già utilissima nel mondo informatico. Grazie ad essa, infatti, è possibile migliorare e perfezionare i sistemi operativi già esistenti. Più che giustificato, dunque, la volontà di intenti della società statunitense, desiderosa di offrire una maggiore sicurezza agli utenti del proprio OS mobile e di fronteggiare con il massimo delle proprie forze il proprio rivale di sempre: Apple.

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