Silicon Valley
La Silicon Valley si allea alla Casa Bianca per far fronte al terrorismo. La tecnologia potrebbe rivelarsi un boomerang che si ritorce contro ai terroristi.

Nel corso di un incontro durato due lunghissime ore, alcuni funzionari della Casa Bianca e alcuni dei volti più noti della Silicon Valley si sono incontrati ad un meeting tenutosi a porte chiuse per discutere di un tema di estrema importanza, soprattutto oggi: la lotta al terrorismo attraverso l’uso delle tecnologie a nostra disposizione.

La Silicon Valley è un arma contro il terrorismo

Fra i personaggi più blasonati presenti a questo incontro tenutosi in una località segreta di San Jose c’erano persino Tim Cook (CEO di Apple) Sheryl Sandberg (Facebook) e Susan Wojcicki (CEO di YouTube). Secondo alcune fonti più o meno attendibili, all’incontro avrebbe partecipato anche alcuni importanti funzionari governativi, fra cui James Comey (Direttore dell’FBI) e il procuratore Loretta Lynch.

Il lungo dialogo tenutosi fra questi big della tecnologia mondiale e i funzionari federali ha avuto come fulcro della loro conversazione la lotta al terrorismo, il quale sta sfruttando internet e i social network come mezzo di propaganda.

A tal proposito un portavoce di Facebook ha dichiarato: “Questo incontro ha confermato che siamo uniti nel nostro obiettivo di respingere il terrorismo e il materiale del terrore promosso attraverso l’utilizzo di internet”. Il portavoce del social network più diffuso al mondo ha poi aggiunto: “Abbiamo spiegato le nostre politiche e il modo in cui le applichiamo. Facebook non tollera il terrorismo e la propaganda che esso diffonde”.

Siamo ad una svolta nella lotta al terrorismo? Forse non ancora, ma sicuramente raccogliere tutte le forze attualmente a nostra disposizione è la strada giusta da percorrere nella lotta al terrorismo.

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