2020biochip tumori

Un biochip sarà la biopsia del futuro contro il cancro. Grazie ad esso, si eviteranno dolorose e spiacevoli operazioni chirurgiche e, soprattutto, si potrà usufruire di diagnosi precoci.

Il biochip è stato progettato da un team di ricercatori australiani. Questi hanno sviluppato un nuovo meccanismo per identificare le cellule cancerose e distinguerle da quelle cellule sane in modo meno invasivo. In tal modo, si potrà procedere alla loro eliminazione, filtrando il sangue.

Questa nuova tecnica individuerà le cellule tumorali in tempi brevi e precocemente, rendendo possibile ai medici un intervento tempestivo sulle masse cancerose, presenti o che in futuro potrebbero formarsi. Il tutto “filtrando” il sangue del paziente, eliminando le cellule pericolose dall’organismo.

Si tratta di una sorta di biopsia e la tecnica è stata sviluppata presso la University of New South Wales di Sydney grazie allo studio condotto dal dottor Majid Warkiani, del Centre for Nanomedicine. Questo sistema, che funziona proprio come un metodo di “caccia” alla cellula cancerosa è ora in sperimentazione clinica negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Australia. E, presto, sarà commercializzata dalla Clearbridge BioMedics. Un dispositivo che dovrebbe finalizzato nel giro di un paio d’anni ed essere disponibile ad un costo molto accessibile, soli 6 euro.

Come spiega lo stesso Warkiani, si tratta di una “biopsia liquida non invasiva, che può segnalare la presenza di qualsiasi tipo di tumore solido – come quello al polmone, della mammella, del colon – senza la necessità di un intervento chirurgico”.

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