sky Q

Sky Q presentato oggi a Londra. Si tratta del nuovo super decoder di Sky in arrivo nel 2016 in data ancora sconosciuta, per il momento si parte da Gran Bretagna e Irlanda.

Sky si prepara per il 2016 a lanciare una nuova offerta destinata a cambiare il modo in cui siamo abituati a vedere e utilizzare la pay tv. Si partirà dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda dove Sky è anche provider dei servizi internet. Per il 2016 la parola d’ordine sarà 4K per i servizi a pagamento, Netflix ha forse dato una scossa al settore, ma non solo.

L’offerta di Sky Q non si ferma al solo 4k e sarà fortemente legata anche all’utilizzo della connessione ad internet potendo così mettere in pausa, per esempio, la visione di un film da un televisore per poi riprenderla su un altro televisore di un’altra stanza oppure su tablet. Sarà anche possibile salvare le registrazioni su tablet per poterle vedere in mobilità oppure guardare fino a cinque programmi differenti in contemporanea mentre se ne registrano altri quattro.

Per questa nuova offerta, con molta probabilità in alternativa a quella già nota di Sky, che arriverà anche in Italia (a data da destinarsi) saranno presentati anche due nuovi decoder con telecomando touch, supporto al 4k, streaming video come Vevo e YouTube, accesso al cloud, streaming audio tramite bluetooth o AirPlay.

Per questo il CEO di Sky alla presentazione tenutasi a Londra ha parlato di TV Fluida, Fluid Viewing. I nuovi decoder per Sky Q saranno dotati di 12 sintonizzatori, fino a 2 TB di spazio di archiviazione oltre ad un mini decoder plug and play con accesso wireless a Sky Q in altre stanze della casa, senza necessità di cavi.

Naturalmente non mancherà l’app Sky Q app per la visualizzazione dei contenuti tramite dispositivi mobile, smartphone e tablet. Proprio come avviene con Sky attualmente bisognerà verificare la compatibilità dei dispositivi con cui poter utilizzare il nuovo servizio.

 

Articolo precedenteGoogle Plus si rinnova e punta tutto su community e raccolte
Articolo successivoSafety Check di Facebook anche per la Nigeria dopo attentati di Parigi