app Salute delle Ossa

La salute delle ossa passa attraverso un’app. Il tutto in previsione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi che ricorrerà il 20 ottobre prossimo. Un’applicazione dedicata al benessere e alla salute del nostro scheletro.

La ricorrenza è preceduta da una settimana dedicata alla salute ossea promossa dalla Società italiana dell’osteoporosi insieme alla Società italiana di medicina generale, al Gruppo italiano per lo studio dei bisfosfonati e al Gruppo italiano di studio in ortopedia dell’osteoporosi severa e la Società italiana di ortopedia e traumatologia. Nel corso di sette giorni, infatti, gli esperti saranno a disposizione delle persone concentrandosi nella fattispecie sulla prevenzione dell’osteoporosi e di altre malattie relative alle ossa.

Come funziona l’app Salute delle Ossa

È stata sviluppata a tal fine anche un’app che potrà essere utilizzata da chiunque come strumento per aiutare le persone a valutare il proprio benessere attraverso quelle che sono le due componenti, calcio e Vitamina D che rendono il nostro scheletro forte e sano.

L’app, quindi, è mirata a rispondere a domande inerenti la quantità sufficiente di queste due componenti e quanta, eventualmente, ne mancherebbe per raggiungere un livello ottimale che possa assicurare benessere. L’App Salute delle Ossa evidenzia l’effettivo valore di Vitamina D presente nello scheletro e lo confronta con il livello ideale allo scopo di fornire all’utente un parametro di stima.

L’app, infine, è anche corredata da alcuni video formativi e di approfondimento creati con l’obiettivo di spiegare ai più piccoli ma anche agli anziani e alle donne (i soggetti più a rischio) qual sia il modo di prendersi cura delle proprie ossa per prevenire osteoporosi, fratture vertebrali e altre gravi conseguenze derivanti da carenza di calcio e Vitamina D.

L’app è disponibile sia per iOS che per dispositivi Android.

[pb-app-box pname=’com.cmgrp.saluteossa’ name=’Salute delle Ossa’ theme=’discover’ lang=’it’]

Articolo precedenteSony a rischio fallimento: il CEO pensa già alle alternative
Articolo successivoSony: Android 6.0 Marshmallow in prova per 10 mila utenti