Now on Tap
Now on Tap

Una delle tante novità attese è finalmente disponibile. Google Now on Tap potrà essere assaporata grazie all’ aggiornamento 5.3 dell’app di Google.

Sarà un semplice assaggio, aspettando la versione definitiva del nuovo assistente virtuale di Google, e tanto attesa tra gli utenti. L’unica condizione per iniziare a provarla è aver installato la build Developer Preview 3 di Android M. Dalle prime recensioni, dal momento che si tratta di una semplice preview, sono stati riscontrati rallentamenti e bug che saranno curati in occasione del lancio ufficiale. Tuttavia si evince che il funzionamento è molto intuitivo e smart.

Google Now On Tap è una modalità di ricerche proattiva e “context-aware“, pensata e ideata con lo scopo di cercare, nel minor tempo possibile, risposte immediate in base al contesto. Ha infatti lo scopo di permettere agli utenti di ottenere qualsiasi informazione in base a ciò che lo schermo mostra. Se, ad esempio, abbiamo ricevuto una mail che cita una poesia, basterà premere due volte il tasto Home per far comparire una serie di schede che ci mostrano tutte le informazioni sulla poesia, senza dover abbandonare la pagina corrente.
Questa funzionalità è davvero utile per ogni evenienza. Immaginiamo di fare una ricerca su un ristorante: Google Now On Tap ci fornirà ogni informazione in merito alla posizione geografica, alle info presente su My Business e tanto altro ancora. Insomma, se abbiamo organizzato una cenetta romantica potrà consigliarci, evitandoci brutte figure con il nostro partner!

Google Now on Tap è stato presente al Google I/O 2015: l’estensione di Google Now funziona all’interno di qualsiasi altra applicazione e come abbiamo detto sopra ci permette di ottenere suggerimenti e informazioni; Now on Tap richiede le API contenute su Marshmallow che sono abilitate nell’ultima versione Developer Preview. La versione di Google App può essere scaricata cliccando sul seguente link.

Vi lascio con un video che vi mostrerà le funzionalità di Google On Tap.

VIApocketnow
Articolo precedenteQualcomm Snapdragon 820 avrà “solo” 4 core
Articolo successivoWindows 10 occupa troppa RAM o CPU: ecco la soluzione