samsung pay

Samsung Pay, Apple Pay, Android Pay Paypal non hanno in comune solo un pezzo di nome, ma anche lo scopo: si tratta dei 4 principali metodi di pagamento mobile, alcuni dei quali già funzionanti e collaudati, altri in arrivo nei prossimi mesi.

I nostri smartphone permettono oggigiorno di eseguire praticamente qualunque operazione, che sia eseguire una ricerca online, condividere o scattare foto, messaggiare con parenti e amici o per giocare. Era solo questione di tempo prima che i nostri amati dispositivi diventassero parte integrante dello shopping, ed è per questo motivo che sono nate realtà come Samsung PayApple PayAndroid Pay e, già da diversi anni, Paypal.

Grazie alla tecnologia, è infatti oggi possibile eliminare il portafogli ed essere comunque in grado di effettuare un pagamento. Conosciuti come portafogli virtuali, Samsung PayApple PayAndroid Pay Paypal permettono di registrare i propri dati della carta di credito, indirizzo, login e password in un unico posto. Basta registrarsi al servizio scelto tramite PIN o numero d’identificazione, e sarà possibile effettuare pagamenti direttamente online o tramite lo smartphone.

In questo articolo cercheremo di fare un confronto tra tutti questi servizi e vedere cosa li differenzia.

Samsung Pay

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Samsung Pay è stato presentato durante il MWC di Marzo e doveva essere lanciato ufficialmente quest’estate, ma l’arrivo è stato posticipato e probabilmente combacerà con il lancio del Galaxy Note 5. In maniera simile alla concorrenza, Samsung Pay utilizza l’NFC per effettuare i pagamenti nei negozi, ma si differenzia per la presenza della Magnetic Secure Transmission (MST), che permetta di effettuare i pagamenti tramite praticamente qualunque terminale per carte di credito già presente nei negozi (e che non supporta l’NFC).

Dopo il primo lancio dell’applicazione, l’utente deve registrare la carta di credito poggiandola sulla fotocamera del dispositivo, e per effettuare i pagamenti sarà necessario dare la conferma tramite l’impronta digitale dopo aver poggiato lo smartphone sul terminale. Samsung sta già collaborando con MasterCard per lanciare Samsung Pay in Europa, ma è in procinto di aggiungere anche American Express, Bank of America, Chase, Citi e U.S. Bank. Attualmente il colosso coreano ha avviato la fase di test finale del servizio in Corea del Sud.

Apple Pay

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Apple Pay possiamo dire che è il motivo principale della nascita di Samsung Pay, suo rivale diretto. Il sistema messo a punto da Cupertino utilizza l’NFC per inviare le informazioni sul pagamento al terminale dedicato. Disponibile negli Stati Uniti già dallo scorso anno, il servizio si differenzia da Samsung Pay perché i negozianti sono costretti ad aggiornare i propri terminali e dotare i negozi esclusivamente di strumenti compatibili con l’NFC. Il pagamento avviene grazie alla conferma via impronta digitale, ed è disponibile su iPhone 5, 6, 6 Plus, iPad Air 2 e iPad Mini 3.

Negli Stati Uniti il servizio è molto diffuso e ben strutturato, grazie agli accordi delle varie banche che vengono aggiunte mano a mano nel corso dei mesi. Apple ha avviato collaborazioni con Visa, MasterCard e American Express tra le principali. Apple Pay è disponibile in centinaia di ristoranti, hotel, negozi di alimentari, negozi di abbigliamento, di tecnologia e così via, e non sappiamo ancora se tale successo si replicherà anche in Italia.

Android Pay

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Android Pay funziona in maniera simile ad Apple Pay, distinguendosi dunque da Samsung Pay perché utilizza l’NFC per autorizzare i pagamenti. Il servizio è molto immediato, poiché basta semplicemente sbloccare lo smartphone e poggiarlo sul terminale compatibile. Android Pay permette di salvare le proprie informazioni sulla carta di credito, tenere traccia degli acquisti, e bloccare le carte di credito smarrite o rubate grazie ad Android Device Manager. A differenza di Google Wallet, Android Pay non richiede l’utilizzo di un’app secondaria e l’inserimento di un PIN.

Il servizio è compatibile con le maggiori banche, tra cui Visa, MasterCard, American Express e Discover. Il servizio non è ancora diffuso negli Stati Uniti come Apple Pay, ma Google è in procinto di aumentare la lista dei negozi compatibili. In Italia non è ancora disponibile.

Paypal

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PayPal è ormai una realtà diffusa da molti anni, grazie alla sicurezza per l’acquirente e alla comodità nell’utilizzo. Grazie all’applicazione per smartphone e tablet, è possibile tenere traccia del proprio credito, ed effettuare acquisti e ordini in ristoranti e negozi. Il servizio permette anche di inviare denaro a terze persone, e di aggiungere le informazioni della carta di credito grazie alla fotocamera dello smartphone. Per confermare il pagamento è necessario solamente effettuare il login al proprio account.

 

FONTEtechtimes
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