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Questa mattina a Milano è stato presentato un nuovo sistema che interfaccia lo smartphone alle pistole dei Carabinieri in modo da aumentare il livello di sicurezza durante gli interventi armati.

Il nuovo sistema è stato ideato direttamente dalla fabbrica d’armi Beretta e consente di diminuire i tempi di reazione del Carabiniere inoltrando comunicazione direttamente alla centrale operativa che può decidere se inviare rinforzi o mezzi di soccorso.

Il sistema è stato realizzato grazie ad un progetto di ricerca con l’Università di Brescia ed è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Intellitronika, società che progetta sistemi informatici e di comunicazione a lungo raggio.

Il sistema si chiama “i-Protect” ed è montato sulla nuova Beretta PX4 Storm-i di calibro 9x19millimetri che comunica direttamente con la fondina dotata di una doppia sicurezza per evitare possibili errori durante l’estrazione dell’arma e con attuatori magnetici.

Come funziona i-Protect?

Una volta estratta l’arma dalla fondina gli attuatori magnetici avviano l’applicazione Odino 5 sullo smartphone Android del Carabiniere e lo stesso comunica alla centrale operativa informazioni in tempo reale sulla posizione del militare e sullo stato dell’arma compresi i colpi sparati. In questo modo la centrale può decidere di far intervenire una pattuglia e i sistemi di soccorso in tempi brevissimi. Interessante anche la possibilità di registrazione video e sonora che può essere utile al centro per intervenire in modo capillare e conoscere lo stato dell’intervento armato.

i-Protect è stato reso disponibile all’Arma dei Carabinieri in modalità sperimentale e gratuita e fino al 31 Agosto sarà in fase di test ai i Carabinieri di quartiere del comando provinciale di Milano.

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