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Google sta avendo non pochi problemi ultimamente con Google Maps, vittima di attacchi da parte di utenti poco burloni che sfruttano la possibilità di modificare a piacimento le informazioni contenute nelle mappe al solo scopo di inserire degli scherzi di cattivo gusto.

Dopo l’inconveniente dell’Androide che urina sul logo Apple, che Google ha prontamente rimosso scusandosi per l’inconveniente e disabilitando Map Maker, è stata la volta di un altro “attacco”, questa volta contro la Casa Bianca americana, che sarebbe stata rinominata con un aggettivo razzista contro Barack Obama. Sembra dunque che la chiusura temporanea di Map Maker e l’aumento della moderazione da parte del team di Mountain View non siano stati sufficienti.

Google Maps vittima di un altro inconveniente razzista, il team si scusa

Google ha subito provveduto a rilasciare una dichiarazione in cui si scusa sinceramente per questo malinteso, spiegando come stia prendendo enormi provvedimenti per evitare che spiacevoli inconvenienti come questo continuino a capitare. “Noi di Google lavoriamo sodo affinché le persone ottengano le informazioni di cui hanno bisogno, incluse le informazioni sul mondo grazie a Google Maps” – spiega Jen Fitzpatrick, Vice Presidente e Product Management dell’azienda – “Il nostro sistema funziona in modo che i risultati corrispondano agli interessi di una determinata persona. Nel caso di Maps, questo significa utilizzare contenuti di aziende e altri luoghi pubblici presi da tutto il web. Ma questa settimana siamo venuti a conoscenza di una falla nel nostro sistema, forte e chiaro. Alcuni termini di ricerca offensivi erano stati collegati ad alcuni luoghi, di solito perché le persone hanno utilizzato questi termini sul web in discussioni legate a questi luoghi. Questo ha portato a risultati inappropriati che gli utenti non stavano cercando.”

Sembra dunque che questa volta non si tratti di uno scherzo effettuato da qualche buontempone (visto che Map Maker è comunque disattivato), ma di una falla del sistema messo a punto da Google. L’azienda sta lavorando sodo al fine di migliorare il ranking di ricerca, e siamo sicuri che inconvenienti come questo non capiteranno più.

 

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