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A causa degli scarsi controlli pre-pubblicazione Google ha accettato di pubblicare degli ebook, vendendoli ad un prezzo molto basso, senza verificare che a proporglieli fosse effettivamente l’autore.

Ormai il mondo degli ebook sta prendendo sempre più piede fra i lettori: sono economici, per niente ingombranti e permettono, con l’ausilio di un ebook reader, di portarsi dietro un’intera libreria.

Purtroppo, con la diffusione della lettura digitale si è collateralmente espanso anche il mondo legato alla pirateria che ovviamente non si è fatto sfuggire la cosa.

Procurarsi un ebook pirata comporta ingenti danni ad autori e case editrici ma, questo vale per qualsiasi contenuto piratato e non siamo qui per fare delle prediche.

Per combattere il fenomeno moltissimi editori iniziano ad affidarsi a società specializzate che monitorano costantemente il web per identificare se determinati contenuti illegali sono in circolazione.

Addirittura in paesi come la Franca e il Regno Unito i sindacati degli editori pagano abbonamenti collettivi per garantirsi questo tipo di tutela.

Tuttavia è sempre più in diffusione la pratica degli autori di pubblicare direttamente le proprie opere, senza passare per alcuna casa editrice. Sono proprio loro i più deboli e per tanto nel mirino della criminalità digitale. Normalmente, infatti, la pirateria viene diffusa gratuitamente. Qui invece si è trattato di un vero e proprio business.

Sono molti gli autori che pubblicano autonomamente ad essere stati vittima di questo fenomeno. Qualcuno infatti si è premurato di scaricare l’ebook di diversi scrittori per proporlo in vendita sul Google Play Store a prezzi irrisori ( 99 centesimi di euro circa).

Man mano che gli autori si sono accorti di essere stati vittime della pirateria, hanno immediatamente contattato Google che nel giro di poche ore ha fatto sparire l’ebook dallo store senza battere ciglio.

Addirittura ci sono stati casi in cui, dopo essere stato cancellato, l’ebook veniva ripubblicato e poi ancora eliminato (dopo ulteriori reclami) e ancora ripubblicato.

Una storia che ha del tragicomico e che sicuramente è da addebitarsi alla totale assenza di controlli pre-pubblicazione sul Google Play Store.

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Sta all’editore, l’autore, l’utente o chicchessia accorgersi che c’è violazione del copyright. Dopo la compilazione di un apposito modulo, solo allora Google eseguirà i controlli del caso per risolvere la questione.

Cara Google… non è giusto far piangere gli autori sul latte versato!

 

FONTEidboox
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