SoftCard

SoftCard, il sistema di pagamenti online utilizzato da Google, chiuderà i battenti in maniera definitiva il 31 marzo. Tutto ciò è accaduto in seguito all’espansione inarrestabile di Google Wallet.È stata la stessa azienda, detentrice della prima piattaforma al mondo per quanto riguarda i motori di ricerca, a confermare la notizia. La cancellazione del servizio SoftCard segue le news del mese scorso secondo le quali Google ha confermato un accordo con tre importanti vettori degli Stati Uniti. Il risultato di tale connubio è la possibilità di Google Wallet di essere automaticamente preimpostato sui futuri dispositivi mobili dotati del sistema operativo Android.

In questo stesso accordo, Mountain View aveva acquisito varie tecnologie di SoftCard, che saranno probabilmente unite alle capacità di Google nel metodo di pagamento tap-to-pay, secondo il quale si paga semplicemente premendo dei tasti su uno smartphone. A partire dal 31 marzo, tutti gli account del software saranno definitivamente eliminati, non prima di essere avvisati con un’e-mail.

SoftCard, originariamente nota come Isis, era un sistema di pagamento mediante i dispositivi mobili, nata da una collaborazione formata da Verizon Wireless, AT&T e T-Mobile. Simile ad Apple Play, il servizio ha adoperato la tecnologia NFC contactless, con lo scopo di aiutare i vari consumatori ad effettuare i propri acquisti e le proprie transazioni direttamente da uno smartphone.

Tuttavia, a differenza della piattaforma di Apple, lanciata sul mercato circa un anno dopo SoftCard, i processi di cambiamento non erano molto fluidi e occupavano fin troppo spazio. L’utilizzo di SoftCard richiedeva una speciale scheda SIM per il telefono. Dato che il supporto proveniente dalla carta di credito era stato molto limitato, quasi tutti gli utenti erano così stati costretti a servirsi di un conto prepagato American Express.

In maniera casuale, i vettori si sono rivolti a Google per cercare di evolvere i vari sistemi di pagamenti mobili dopo il flop del loro prodotto, che si è rivelato un autentico disastro per gli utenti. Prima dell’addio di SoftCard, Google ha cercato di adottare vari metodi per espandere la portata di Google Wallet su Android. Negli scorsi mesi, la grande azienda aveva anche cercato di acquistare la stessa SoftCard per fronteggiare la minaccia dettata da Apple Pay. L’obiettivo era stato vanificato dai grandi vettori americani, Verizon soprattutto.

La chiusura definitiva di SoftCard ha migliorato la posizione di Google rispetto al passo, dato che con il nuovo Google Wallet sarà difficile allontanarsi dal sistema Android. Al tempo stesso, si attende la risposta di Samsung, che sicuramente vorrà cercare di porsi come una risposta migliore rispetto a Google o Apple. La sfida è appena stata lanciata.

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