emoticon

Le emoticon sono sempre più utilizzate dagli utenti integrandole nei messaggi di testo per intensificare l’espressione delle emozioni e degli stati d’animo. Ma dalla Scozia arriva una storia incredibile, una donna è stata costretta a pagare 1800 dollari per aver utilizzato le faccine nei suoi messaggi.Le emoticon vengono inserite ormai quasi spontaneamente quando componiamo un messaggio di testo, se anche voi siete amanti delle faccine sarete curiosi di scoprire come una donna scozzese si sia ritrovata a pagare 1800 dollari per l’utilizzo degli smile.

Le emoticon non sono poi così innocue

La protagonista della storia è Paula Cochrane di Airdrie, in Scozia, che da poco tempo aveva firmato un nuovo contratto che comprendeva messaggi di testo illimitati con la rete telefonica britannica EE. Nel mese di Novembre ha ricevuto la sua prima bolletta di importo pari a 154 dollari ma le successive hanno raggiunto una somma di 1370 dollari a cui si aggiungono 230 dollari del mese di Febbraio!

Una cifra esorbitante determinata dalle emoticon che Paula aveva inserito nei suoi messaggi. Le è stato detto che gli smile erano stati inviati come messaggi multimediali, e la rete EE addebita 40 pence pari a 61 centesimi per gli MMS mentre per gli SMS 12 pence che equivalgono a circa 18 centesimi.

In commercio esistono alcuni telefoni più vecchi che convertono le emoticon inserite negli SMS in messaggi multimediali. Paula non essendo a conoscenza di tutto questo ha continuato a mandare messaggi di testo non notando che in realtà venivano inviati come MMS.

La rete EE ha concesso alla sua cliente uno sconto di 150 dollari dalla sua bolletta e ha spiegato che la causa di questo spiacevole inconveniente, costato troppo caro a Paula, sono le impostazioni sul suo terminale e non è determinato dall’operatore. Ma queste spiegazioni non sono bastate alla donna che non accettando la situazione ha intrapreso una causa civile

Che ne pensate di questa storia? Vi è mai capitata una situazione simile?

 

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