android one

Il produttore indiano di telefoni Spice ha annunciato che intende lanciare il primo smartphone Android One in India entro la fine di Ottobre

L’amministratore delegato di Spice Retail Devices, T. M. Ramakrishnan ha annunciato che il dispositivo Google sarebbe stato disponibile prima di “Diwali”, meglio conosciuta come “festa delle luci”, la quale quest’anno viene celebrata il 23 ottobre.

Il dispositivo è stato presentato quest’anno al Google I/O e permette ai produttori dei Paesi emergenti, quali l’India stessa, di produrre e immettere sul mercato un terminale accessibile a molte persone. Una mossa azzeccata in quanto anche le persone che non possono permettersi top di gamma potranno godere l’esperienza Android spendendo meno di 100$.

Riguardo questa iniziativa Google non rimarrà mani in mano. Essa offrirà hardware pre-selezionati ai venditori, i quali saranno liberi di personalizzare il progetto. Tutti i dispositivi Android One avranno a bordo Android Stock, ma non è negata la possibilità di aggiungere applicazioni proprietarie da parte dei produttori stessi.

Le specifiche tecniche dell’Android One di Spice non sono chiare. E’ possibile però stimare le probabili caratteristiche:

  • CPU dual core Media-Tek;
  • funzionalità Dual-Sim;
  • Radio FM;
  • display WVGA.

Il punto di forza di Android One sarà il prezzo: meno di 100$.

Google sta collaborando con tre produttori in India per lanciare Android One: Micromax, Karbonn Mobiles e Spice appunto. Anche se non è ancora ufficiale ci sono altri produttori quali Intex e Celkon che sono interessati ad entrare nel programma Android One. Il fatto che ci siano cosi tanti produttori attorno al progetto Android One non è sorprendente: Google infatti ha pianificato una campagna pubblicitaria in India di circa 1 miliardo di dollari. Inizialmente si dice che la grande G abbia stanziato 18 milioni di dollari con conseguenti campagne di Marketing per un totale di 1 miliardo di dollari come sopra riferito.

E voi vorreste avere uno smartphone Android One?

[Via]

Articolo precedenteGoogle Maps aggiunge l’opzione “Esplora”
Articolo successivoFleksy keyboard arriva alla versione 3.0