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Tutti noi conosciamo Aptoide, lo store alternativo Android, ebbene ha deciso da poco di intentare una denuncia verso Google per abuso di posizione predominante, vediamo perché!

Certamente c’è da dire che la causa perde di significato, se consideriamo il fatto che Aptoide è da sempre il market Android che più causa danno ai developers diffondendo applicazioni gratuite illegalmente (e per questo odiato dagli stessi), ma c’è da dire, che su alcuni punti la cosa viene rafforzata.

Il successo di Aptoide, deriva principalmente da due fattori, il primo, come ben sappiamo è la pirateria, il secondo, è la stragrande maggioranza di devices volgarmente definiti “cinesi”, ossia, devices di fascia molto molto bassa che spesso vengono comprati in sostituzione di un device, (in quanto spesso si aggirano persino sotto i 20 euro), i quali non avendo rom “approvate” da Google, ossia, la rom non rispetta i vincoli di qualità e compatibilità imposti da Google per usufruire dei suoi servizi, si ritrovano a non avere alcuno store preinstallato o ad avere Aptoide.

Ma perché Aptoide denuncia Google?
Beh, perché come sappiamo, Google cerca di respingere qualsiasi altro market il più possibile, infatti è da notare la regola di Google Play per i developers, che esclude dal market qualsiasi tipo di store differente da Google, inclusi appunto AppShop di Amazon e Aptoide, i quali sono costretti ad hostare le APK del proprio store sul proprio sito web.

Ma non è solo questo, infatti Google come sappiamo ha anche bloccato l’installazione su Google Chrome (il Chromium open source project) di elementi non provenienti dallo store, certamente è un enorme passo avanti per la sicurezza, che ci risolve il fastidiosissimo problema di ritrovarci toolbar o altri elementi installati senza il nostro volere, ebbene, la paura di Aptoide, è il veder sparire dalle opzioni di Android anche il famoso “installa software di terze parti”, da sempre utile per installare applicazioni non presenti da Google Play, ma anche da sempre in mezzo a molte controversie in fatto di sicurezza!

Il punto quindi di Aptoide come abbiamo potuto intuire è proprio quello di non essere escluso, di permettere al proprio client di circolare all’interno di Google Play Store, di far si che Google applichi politiche di concorrenza leali nei confronti di altri store e di non diventare come Apple e Microsoft che chiudono l’intero sistema operativo intorno ad un singolo market interno, il che potrebbe far guadagnare Android in termini di sicurezza, ma come sappiamo, fa perdere validissimi market quali AppShop di Amazon che come sappiamo offre ai clienti un servizio di tutto rispetto.
C’è da dire però che come detto prima, il punto della discussione è proprio che Aptoide è uno delle principali fonti di sharing di applicazioni che danneggia molti developers, e questo sicuramente è un grosso punto da considerare nei confronti di Aptoide se vogliamo dar ragione a questo store!

Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti!
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