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A moltissimi imprenditori e non, è capitato di non credere in alcune “idee” per vedersele realizzate davanti successivamente, magari con un grandissimo successo, come successo al Como Calcio con Leo Messi, rifiutato all’età di 15 anni, per esempio. Ed è successo anche a Carlo De Benedetti, noto imprenditore italiano, che rifiutò Jobs e Wozniak, rinunciando agli attuali 100 miliardi di dollari!

Appena oggi, con un‘intervista a Radio 24, L’Ingegnere, così soprannominato per il suo titolo di studio, ha raccontato dell‘incontro tra lui e gli allora giovanissimi, Steve Jobs e Steve Wozniak. 

I due giovani americani richiedevano un finanziamento di circa 200.000 dollari in cambio del 20% di Apple.
De Benedetti, a quel tempo possedeva la Olivetti, società un tempo pioniera tecnologica ma, già in quel periodo, con problemi economici. A causa di questi problemi, De Benedetti rifiutò il finanziamento, lasciando andar via i due Steve.

È vero, ho conosciuto Steve Jobs e Wozniak, smanettavano su delle piastre elettroniche. È stato proprio Wozniak, e non Steve Jobs, a farmi la proposta: mi chiedeva 200.000 dollari per finanziarli, in cambio del 20% della Apple. […] Io allora con la Olivetti ero in bancarotta. Però è vero: è stato l’errore più grande della mia vita

A distanza di anni, De Benedetti ricorda ancora quel giorno, definendolo il più grande errore della sua vita.
Facendo i dovuti calcoli, oggi l’imprenditore avrebbe in tasca circa 100 miliardi di dollari, pari proprio al 20% di Apple. Un rifiuto piuttosto costoso, aggiungerei.

Chissà come sarebbe oggi Apple con un po’ d’italianità in più? Forse saremmo i leader del mercato, forse sarebbe la Olivetti a fatturare miliardi di dollari l’anno.

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