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Quando si parla di smartphone e tablet, e non solo, si parla molto spesso della densità del display che è un’unità di misura molto importante in quanto definisce la qualità dell’immagine che viene visualizzata.

In questo ambito si utilizzano due acronimi che in realtà non hanno attinenza tra loro e sono DPI e PPI. DPI sta per dot per inch (punto per pollice) e PPI per pixel per inch, pixel per pollice.

Quando si parla dei display si fa riferimento ai DPI e ai PPI indistintamente come se fossero la stessa cosa, mentre in realtà non è così. Per i display parlare di DPI non ha molto senso in quanto i punti per pollice rappresentano la dimensione reale dei punti presenti in un immagine, quindi ha senso parlare di DPI quando l’immagine, virtuale, presente su un display viene stampata.

Per fare un esempio, le stampanti a getto di inchiostro utilizzano più punti per rappresentare un singolo pixel. È chiaro quindi che per i display bisogna parlare di PPI cioè di quanti pixel sono presenti in un pollice (2,54 cm) del display.

Una volta fatta questa distinzione possiamo vedere qual è la formula necessaria al calcolo della densità di un display espressa proprio in PPI. L’espressione matematica è molto semplice e si basa sul teorema di Pitagora, se L e H sono le dimensioni del display, indipendentemente da quale sia la dimensione, e p i pollici del display:

ppi

I pixel per pollice si calcolano quindi come il rapporto tra la diagonale del rettangolo espressa (Teorema di Pitagora) in pixel per il numero di pollici del display.

ppi4

La formula è di carattere generale ed è valida per qualunque dispositivo abbia un monitor. Ovviamente non tutti i display sono uguali, come sappiamo, ci sono display LCD, IPS, AMOLED, Super Amoled e Super Amoled Plus.

A questo punto non ci resta che fare degli esempi che chiariranno ogni eventuale dubbio sulla formula. Prendiamo un Samsung Galaxy Mega 6.3 che ha un display LCD HD con risoluzione pari a 1280×720 pixel e una diagonale da 6,3 pollici, calcoliamone la densità:

ppi2

In presenza di virgola si segue la regola matematica che se il numero dopo la virgola è compreso tra 0 e 5 si arrotonda per difetto se invece il numero è compreso tra 5 e 9 si arrotonda per eccesso.

Ora vi starete chiedendo come mai con un display grande come può essere quello di una TV la densità dei pixel sia inferiore, infatti se prendiamo una TV con risoluzione FullHD da 32 pollici il risultato è di 69 PPI. Un valore che paragonato a quello a cui siamo abituati con gli smartphone e i tablet è quasi ridicolo.

In realtà, poi, non è così perché bisogna considerare la capacità dell’occhio umano di visualizzare un’immagine. Ovviamente maggiore è la dimensione dello schermo, e dell’immagine, più l’occhio umano lo vede meglio. Sembra una cosa banale, e in effetti lo è, ma ci aiuta a capire del perché di questa differenza abissale.

Diciamo anche che l’aumento dei PPI nei display dei nostri amati smartphone è anche qualcosa che fa bene al marketing delle aziende che alla visualizzazione vera e propria.

Tornando al discorso del calcolo del PPI bisogna fare una considerazione per quei display che utilizzano una matrice PenTile RGBW come è il caso del display Super AMOLED Full HD del Galaxy S4. In questo caso alla formula indicata sopra va moltiplicato un fattore correttivo che tiene conto del fatto che in un tale tipo di display ogni pixel ha 2 subpixel (punti di luce) invece di 3 come negli LCD o in quelli a matrice RGB come nei Super AMOLED Plus dell’S2.

In questo caso la formula è

ppi3

Quindi nel caso del Galaxy S4 si ha un PPI nominale (calcolato senza fattore correttivo) pari a 441, mentre quello effettivo (la formula con fattore correttivo) è pari a 294 PPI.

Attenzione però a non pensare che poiché i PPI effettivi sono minori di quelli nominali il display del Galaxy S4 non abbia una buona risoluzione delle immagini. La matrice PenTile è una tecnologia che consente di risparmiare energia pur mantenendo la stessa qualità di luminosità e nitidezza di un display RGB.

Ora potete divertirvi a calcolare la densità dei display in vostro possesso ricordando che la formula data è di carattere generale e che va modificata a seconda delle particolari caratteristiche di ciascun display.

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