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Steve Ballmer, uno dei fondatori, nonché attuale CEO di Microsoft, ha dato le dimissioni qualche giorno fa, una volta consegnate e accettate dal consiglio di amministrazione, per un CEO non resta altro che fare il così detto “final speech”.

Di cosa si tratta?
Semplicissimo, di un discorso finale prima di lasciare il palco, nominare un nuovo CEO (anche se quello in realtà spetta al consiglio di amministrazione, raramente è compito del precedente CEO farlo).

Durante il discorso Steve fa riferimento numerose volte a questi ultimi 13 anni, 13 anni da quando il CEO originario, lo storico Bill Gates l’ex uomo più ricco del mondo, ha mollato tutto nelle sue mani, la compagnia da miliardi di dollari, lo saluta con un “we love you” (noi ti amiamo)

I 13 anni dell’era Ballmer sono stati riempiti di sonori fallimenti, tra quali lo storico tablet lanciato nel 2002, il quale non ebbe successo, la prima Xbox che riuscì ad avere un discreto successo ma non a coinvolgere le masse, e moltissimi altri, dettati quasi sempre da una scelta di mercato sbagliata, “il lancio sbagliato nel momento sbagliato” hanno detto in molti.

Nel suo discorso dice:

“Voi siete tutto il mio mondo professionale, lavorate nella più bella azienda del mondo. Voglio dirvi grazie, grazie, grazie”, non riesce a trattenere le lacrime mentre lo dice, poi va via, urlando “grazie” con in sottofondo “The Time of My Life”.

La sua uscita segna una grossa novità nella storia Microsoft, una svolta, i mercati all’annuncio delle sue dimissioni, qualche mese fa, fecero una seppur piccola impennata, per poi riassestarsi come sempre.

Che sia anche un periodo in cui Microsoft si toglierà per sempre il velo di “società di successo che fa software scadente?”, beh noi da utenti, lo speriamo vivamente!

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