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In questo mondo di Hacker e pirati informatici, neanche le schede SIM sono al sicuro. A dimostrare la vulnerabilità delle schede SIM (fino ad adesso impenetrabili) ci ha pensato un gruppo di ricercatori diretti da Karsten Nohl, che dopo diversi anni di studio, è riuscito a violare oltre 1000 SIM card campione.

Nohl ritiene che il suo metodo si adatta a molte tipologie di schede, e dato che gli standard di crittografia delle Sim sono differenti tra i vari paesi, possiamo stimare che 1/8 di schede in tutto il mondo potrebbero essere violate. Le schede SIM usano la tecnologia JAVA ,e il metodo rompe la chiave di crittografia di una scheda SIM in meno di un minuto.

Logicamente, la violazione di una scheda SIM può causare notevoli disagi anche di carattere economico. Basti pensare che è possibile controllare da remoto la scheda e inviare SMS a numeri a tariffazione speciale, dilapidando tutto il nostro credito, oppure divulgare il contenuto della rubrica o degli SMS salvati sulla sim e questo rappresenterebbe una seria minaccia per la nostra privacy.

L’unico modo per ovviare a questa minaccia sarebbe quello di aggiornare  SIM via OTA. Dato che le schede “vulnerabili” sono quelle comprese tra il 2001 al 2013 saranno necessari diversi mesi prima di aggiornare (e mettere in sicurezza le schede). Senza considerare il fatto che bisognerà ritirare tutte le schede in attesa di essere vendute. Speriamo che gli operatori facciano qualcosa, e non badino a spese, se non vogliono incorrere in conseguenze più gravi.

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