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La protezione dei dati personali è pane quotidiano ormai per sviluppatori di applicazioni a lavoro per garantire livelli sempre maggiori di sicurezza.

Ma, è facile pensare ad applicazioni malevoli che possono minare la nostra tranquillità, è molto più difficile rendersi conto che il problema potrebbe essere proprio nel sistema nativo del nostro smartphone.

Questo è quello che accade con Motorola. Un ingegnere specializzato in sicurezza infatti, si è reso conto di come il suo Droid X2 facesse delle raccolte di dati sensibili (account, coordinate GPS, password varie,ecc) e li inviasse senza nessun avviso ed in maniera assolutamente decriptata al quartier generale. Pare, inoltre, che si tratti di un problema diffuso su diversi modelli di casa Motorola.

Per avere maggiori informazioni tecniche sulla scoperta potete consultare questa guida molto dettagliata in lingua inglese realizzata dall’ingegnere stesso (link).

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