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Si preannuncia un difficile Natale per il colosso francese dell’elettronica di consumo, Darty, e soprattutto per il personale licenziato, in seguito alla chiusura dell’attività in Italia.


L’azienda operava da 8 anni nel milanese, a Paderno Dugnano, contando 105 dipendenti impiegati nei suoi 20 punti vendita.
A causa di pesanti perdite in Borsa del titolo, la Kesa Electricals, proprietaria del brand francese, si è trovata a dover attuare una manovra di contenimento dei danni, realizzata in primo luogo tramite razionalizzazione delle proprie location (nel Febbraio 2012 aveva chiuso 4 negozi a Brescia, Busnago, Moncalieri e Voghera e quello di Padova, a Giugno ).
Questa operazione, però, non è bastata e l’azienda si è trovata costretta a siglare un accordo di partnership con il gruppo italiano Dps Group, che prevede entro febbraio prossimo il passaggio dei 20 negozi, posizionati principalmente nel nord Italia tra Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Veneto, sotto l’insegna Trony.
Il contratto, però, non garantisce la continuità della prestazione lavorativa dei dipendenti, che incorreranno invece in un licenziamento in tronco.
L’attuale crisi economica non lascia incolume nessuno e, a farci le spese, sono come sempre i lavoratori.

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